Moio della Civitella – Parco Nazionale del Cilento | SA
Cenni Storici
Moio della Civitella è un centro abitato situato nel cuore Parco Nazionale Del Cilento e Vallo di Diano. Del Comune di Moio fa parte anche la frazione Pellare. Di Moio come centro abitato si ha una prima notizia documentata nel 1052 quando apparteneva alla baronia di Novi; il paese ha avuto un notevole incremento demografico tra il 1552 ed il 1595.
Il nome di questo paese deriva da quello antico del torrente (affluente del Badolato) che scorre a valle dell’abitato dove veniva effettuata la concia delle pelli e che nel 1186 costituiva il confine tra i beni della badia di Santa Maria di Grasso e quelli di Santa Maria di Pattano. E’ probabile che il primitivo insediamento si sia formato attorno alle edicole di San Bartolomeo e di Santa Sofia, come sviluppo di gruppi rurali promossi su queste bene esposte colline ove quei laboriosi monaci avevano impiantato alcuni uliveti.
Sulla sommità del colle Civitella sussistono resti di mura greche e di costruzioni di età romana. Nel Medioevo, Moio, è appartenuto molto probabilmente come casale a Vallo della Lucania. Nel secolo XVIII il borgo era possesso della famiglia Pepe con il titolo di baronia. Del 1928 al 1945 il comune venne aggregato a quello di Vallo della Lucania. I resti della rocca fortificata greca sul colle sono stati costruiti in grossi blocchi regolarmente squadrati e disposti sul finire del secolo V a.C. dai greci della vicina Elea. La rocca si conserva in tutto il suo perimetro di circa ottocento metri. Sul versante occidentale sono i resti della strada greca di accesso; su quello meridionale, dominante i valichi montani, si distingue una porta particolarmente munita ed articolata del secolo IV° a.C., laddove sul lato orientale le fortificazioni assumono notevole spessore ed imponenza. Nell’area interna si intravvedono resti di abitazioni militari e di una area sacra. Una cappella probabilmente del secolo XII-XIV è oggi completamente occultata da costruzioni del secolo scorso.
Per raggiungere Moio:
– arrivare in auto:
Per raggiungere Moio della Civitella è necessario percorrere l’A3 Salerno-Reggio Calabria, uscire allo svincolo di Battipaglia ed immettersi sulla variante SS 18 in direzione di Vallo della Lucania. La distanza da Salerno è di 79 Km. Moio della Civitella dista da Vallo 4 Km. Sul navigatore impostare Piazza Alario 1, Moio della Civitella – Salerno.
– arrivare in treno:
Moio della Civitella è servita dalla stazione ferroviaria di Vallo Scalo. Proseguire poi per Vallo della Lucania. Moio della Civitella dista da Vallo 4 Km.
Cosa Vedere – Info Turistiche
– Museo della Civiltà Contadina
Aperto anche nei giorni del Festival dalle 16.00 alle 21.00 – info: 347 4049844 Aperto anche nei giorni del Festival dalle 16.00 alle 21.00 – info: 347 4049844
Realizzato con il patrocinio ed il concorso finanziario del comune di Moio, è il risultato di un’interessante iniziativa didattica delle scuole elementari di Moio – Pellare. Il museo costituisce una rassegna ampia, pressocchè completa ed anche spettacolare di quanto attiene alla attività e alla cultura del mondo rurale. Il Museo si articola in numerose sezioni, dele quali le più ricche ed interessanti sono: Sezione domestica, Sezione tessile, Sezione olivicola, Sezione cerealicola, Sezione vinicola, Sezione storico-religiosa. Visita al sito.
–Mulino ad acqua sec XVIII
Questo straordinario esempio di archeologia industriale fu fatto costruire a metà del 1700, e appartenuto ai Baroni di Moio, il Mulino insieme a tutte le proprietà baronali fù acquistato dalla famiglia D’Agosto di Moio.
Il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 2003 lo dichiarò “di interesse particolarmente importante”
Situato al confine tra i due abitati di Moio e Pellare, sfruttava la forza idraulica di due sorgenti poste una a monte del abitato “San Nicola” e l’altra nella piazza di Moio.
Il sistema molitorio è quello arcaico ad asse verticale inventato dai greci. Questo sistema sfrutta la forza dell’acqua per imprimere una rotazione ad una ruota orizzontale alettata che a sua volta trasmette il moto rotatorio alla mola posta nel vano superiore tramite un asse verticale.
– Parco Archeologico della Civitella
Nel V secolo a.C. Velia, città famosa per la Scuola Eleatica, per difendersi dalle incursioni dei popoli interni, pose lungo i suoi confini degli avanposti di difesa. Uno di questi fu il Frurion di Civitella. La caratteristica di questa fortezza ha suscitato molto interesse negli ambienti di studi militari e urbanistici. E’ uno dei siti archeologici più suggestivi del Cilento interno, protetto dal fresco ombroso di un fitto e rigoglioso castagneto. La costruzione della cinta ha richiesto tempi lunghi e maestranze specializzate; i blocchi di arenaria locale sono perfettamente tagliati e squadrati e messi in opera a filari paralleli, conservati, in alcuni tratti per un’altezza di 5/6 filari. Delle diverse porte che consentivano l’accesso all’abitato, una in particolare sul lato meridionale, si è conservata meglio. Sul pianoro centrale del colle è stato esplorato, in piccolissima parte, l’agglomerato di case, di cui si conosce ancora poco la planimetria e l’organizzazione dei vani. Anche la scoperta di uno spiazzo scoperto, basolato, non ha trovato ancora una valida spiegazione e solo un’esplorazione più ampia potrà consentire una lettura complessiva dell’abitato. L’Associazione organizza escursione durante i giorni del Festival. Visita il sito.
Dove alloggiare, cosa mangiare
Le Cocole Locanda . Moio della Civitella
Piatti semplici, tutti richiami della tradizione cilentana, spesso rivisitazioni di ricette povere, poverissime. Una sala arredata in maniera lineare e pulita, legno chiaro, senza orpelli, con alle pareti le locandine di tutte le edizioni di Mojoca.
– Camping Naturalistico Frurion – Civitella
L’area camping naturalistico “Frurion”, progetto nato in seno alla Pro Loco locale, sorge sulle pendici della Civitella, collina ricca di storia che troneggia sul comune di Moio della Civitella. Tra i castagni secolari, all’ombra delle rovine della gloriosa civiltà focea, è possibile godersi a pieno la natura incontaminata tra i boschi, rilassandosi in piena tranquillità oppure battendo i sentieri che secoli fa collegarono i punti strategici dell’accampamento militare greco. Attraverso i percorsi per archeo-trekking e mountain-bike potrete entrare in diretto contatto con i tesori naturali e storici della nostra terra. Inoltre proprio come l’antico avamposto di Elea, anche l’area camping naturalistico “Frurion” si colloca in un punto strategico: a metà strada tra il mare e la montagna, offre l’occasione di raggiungere in poco tempo luoghi e strutture di destinazione turistica molto diversa, per una vacanza tra relax e cultura a 360 gradi.